Il “principio di contrasto”

Quante volte vi è successo di vedere una pubblicità che suscita in voi emozioni e sensazioni completamente diverse rispetto a quelle che può aver suscitato in un vostro amico o collega?

Oppure interpretare il tono di un messaggio in modo opposto rispetto ad altri?

Succede vero?

Questo avviene perchè una pubblicità non potrà mai mandare un messaggio oggettivo, sarà sempre soggettiva: la ricezione diversa del messaggio dipende dalla diversa esperienza di ognuno.

E questo sta anche alla base della comunicazione: quando l’emittente invia un messaggio che dal suo punto di vista è semplice e chiaro, non è detto che altrettanto semplicemente e chiaramente lo intenda il ricevente.

Il messaggio sarà sempre (e più o meno inconsciamente) filtrato dalle esperienze passate e dai pensieri, dai collegamenti che il ricevente farà.

In Psicologia Sociale questo si chiama “principio di contrasto”…proviamo a comprenderlo meglio con un esempio:

Chiediamo a due persone di mettere la mano dentro una vaschetta contenente dell’acqua a temperatura ambiente, stessa acqua, stessa temperatura.

Però prima ad uno dei due abbiamo chiesto di tenere la mano dentro una vaschetta con acqua ghiacciata e all’altro dentro una vaschetta con acqua molto calda.

Ovviamente la sensazione che scaturirà il posizionare la mano dentro l’acqua ambiente sarà diversa nei due soggetti..per quanto sia la stessa acqua!

Allo stesso modo funziona la comunicazione!

Un principio semplice che è bene ricordare non solo quando si struttura una campagna di comunicazione o quando si scrive un copy…ma nella vita di tutti i giorni.


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